Violenza Donne

Troppe volte e per troppo tempo alla donna è stata associata l'idea sbagliata della sprovveduta, dell'ingenua e della vittima sacrificale

La violenza è il tuo nemico

Troppe volte e per troppo tempo alla donna è stata associata l'idea sbagliata della sprovveduta, dell'ingenua e della vittima di chi vuole solo approfittarsi di lei.

È accaduto, accadono questi fatti e purtroppo anche oggi molto spesso. Ma si deve dire basta, alle illusioni e alle belle parole devono seguire reali dimostrazioni. È finito il tempo dell'incanto, è giunto il momento della liberazione.

Non solo il femminicidio, che è solo la punta di un iceberg gigantesco che comprende anche reati odiosi che passano in secondo ordine, relegati o addirittura ignorati dalle cronache, o troppo spesso non denunciati: maltrattamenti domestici, mobbing sul lavoro, stalking, violenza sessuale, stupri, ecc..

In molti luoghi del mondo inoltre la donna è vittima della stessa società, della cultura e dell'ignoranza che "tollera" reati contro la donna odiosi, perché in quanto donna è considerata un essere "inferiore".

Tratta di esseri umani, sfruttamento lavorativo, schiavitù sessuale, violenze e stupri di massa, bigamia e sottomissione al marito, matrimoni combinati e precoci, mutilazioni genitali, bambine soldato, mortalità per problematiche legate alla gravidanza o al parto, ecc..

Giornata Mondiale contro la violenza sulle Donne, ecco perché si celebra il 25 novembre

Il 25 novembre ricorre la Giornata Mondiale contro la violenza sulle Donne, ricorrenza istituita il 17 dicembre 1999 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134. La data è stata scelta come giorno della ricorrenza in cui celebrare attività a sostegno delle donne, sempre più vittime di violenze, molestie, fenomeni di stalking e aggressioni tra le mura domestiche. Il 25 novembre non è una data casuale: quel giorno infatti, correva l’anno 1960, furono uccise le sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Dominicana.

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Il caso Mirabal

Il brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal fu fortemente sentito dall'opinione pubblica. Le tre donne sono considerate ancora oggi delle rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos.

Il 25 novembre del 1960 le tre donne si recarono a far visita ai loro mariti in carcere quando furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare che le portarono in un luogo nascosto. Qui furono torturate, stuprate, massacrate a colpi di bastone e strangolate a bordo della loro auto.

La storia delle sorelle Mirabal: bibliografia e filmografia

L’unica sopravvissuta fu la quarta delle sorelle Mirabal, Belgica Adele, che dedicò la sua vita a onorare il ricordo delle tre donne. Pubblicò successivamente un libro di memorie: Vivas in su jardin.

Le sorelle Mirabal sono conosciute anche con il nome “Mariposas”, poiché simili a delle farfalle in cerca di libertà. La loro storia venne raccontata anche dall’opera della scrittrice dominicana Julia Alvarez, Il tempo delle farfalle, in Italia edito da Giunti. Esistono anche due film che raccontano la loro biografia “In the Time of Butterflies” (2004) e “Trópico de Sangre” (2010).

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