Islam Integralista

No alla persecuzione dei Cristiani e No all'Islam integralista

Bring Back Our Girls

Nella notte tra il 14 e il 15 aprile 2014, 276 studentesse sono state rapite dalla scuola nella città di Chibok, nello stato di Borno, in Nigeria. La responsabilità del rapimento è stata rivendicata da Boko Haram, un'organizzazione terroristica estremista islamica che opera nel nord-est della Nigeria. Fu il più grande rapimento di massa compiuto in Nigeria e destò  indignazione in tutto il mondo sia per l'alto numero delle ragazze rapite, ma soprattutto per la loro giovane età, tutte ragazzine tra i 13 e i 17 anni.

Boko Haram, è un'organizzazione terroristica di matrice islamica integralista che dal 2009, in Nigeria, provoca terrore, morte e distruzione. Il senso di quel rapimento in una scuola sta tutto nel nome stesso "Boko Haram" che nella lingua haussa significa "l'istruzione occidentale è peccato".

BringBackOurGirls (restituiteci le nostre ragazze) fu l'hastag che per molti mesi identificò nel web quel rapimento odioso e divenne anche per noi di Foundation for Africa il motto per dire "No all'Islam integralista e alla persecuzione dei cristiani".

No all'Islam integralista

È in atto in molti luoghi del Mondo una vera e propria discriminazione nei confronti dei cristiani, fino ad arrivare alle persecuzioni.

In questi ultimi anni abbiamo assistito ad una escalation dell'integralismo islamico soprattutto nei confronti delle minoranze cristiane e dell'occidente.

La nascita dello Stato Islamico di Siria e Iraq sono stati solo il culmine dell'aberrazione umana che viene giustificata in nome di un Dio che si chiama Allah.

Nella nostra Nigeria dal 2009 assistiamo alla persecuzione della minoranza cristiana degli stati del nord da parte del gruppo integralista di ispirazione islamica Boko Haram. Si stima che in questi ultimi anni l'integralismo islamico solo in Nigeria abbia provocato 25 mila morti, e ad oggi 2,7 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le loro case e i loro villaggi.

Rapimenti di ragazze, stupri e violenze, distruzione di Chiese e luoghi di culto cristiani, massacri nelle scuole, devastazione di interi villaggi e città. Duemilioni e settecentomila profughi, questo è quello che sta provocando l'Islam integralista nella nostra Nigeria.

Il mondo Islamico così detto moderato, di fronte agli orrori dell'Islam integralista, in tutti questi anni è rimasto "silente", colpevolmente ha taciuto, e in alcuni casi è stato anche complice e fiancheggiatore.

Le violenze causate dall'Islam integralista nello Stato Islamico, in Nigeria, in Sudan, in Somalia, in Medio Oriente, in Pakistan, ma anche nella Repubblica Centrafricana, in Afghanistan, in Libia, in Indonesia, ecc.. sono sotto gli occhi di tutti.

Ad oggi, non c'è un solo luogo al mondo dove ci sia un conflitto, una guerra, o una qualsiasi tensione sociale in cui l'Islam non sia coinvolto. Popolazioni islamiche le une contro le altre, Sciiti contro Sunnuti e viceversa, ma soprattutto l'Islam contro le minoranze "non islamiche", l'Islam contro i cristiani, l'Islam contro gli "infedeli", oppure genericamente l'Islam contro l'occidente.

E poi c'è la discriminazione nei confronti della donna, la distruzione della storia, della cultura del passato, come si è visto e come si vede ogni giorno nel luoghi che furono la culla dell'umanità. Una "barbarie" che questo "islam" indegno sta portando avanti proprio in questi tempi.

Per tutto questo e per molto altro ancora .. "Ecco perché diciamo No all'Islam" e No alla persecuzione dei cristiani

Il calvario di Rebecca è iniziato quando Boko Haram ha attaccato il suo villaggio all'inizio del 2015, Baga, situato nel nord-est della Nigeria. Ha dovuto fuggire correndo insieme al marito, Vitrus, e ai due figli, Zacharias di due anni e Jonathan di uno. Rebecca, 24 anni, essendo incinta, non riusciva a tenere il ritmo. La coppia ha deciso di separarsi perché il gruppo terroristico uccide subito gli uomini e sequestra le donne.

Boko Haram ha raggiunto la donna, cristiana, e i suoi due figli, e subito si è sentita una raffica di colpi di arma da fuoco. Rebecca ha pensato che avessero assassinato Vitrus, che a sua volta ha pensato che sua moglie fosse stata uccisa.

I terroristi di Boko Haram hanno lanciato il piccolo Zacharias, di appena due anni, nel lago Ciad, in cui è morto affogato, perché sua madre si rifiutava di avere rapporti sessuali con i miliziani. Era il secondo figlio che Rebecca ha perso dopo essere stata sequestrata dal gruppo terroristico. Era tale la violenza esercitata su di lei che le hanno rotto i denti e ha perso il bambino che aspettava.

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